martedì 22 maggio 2012

Pane siciliano all'olio d'oliva a prova di imbranataggine





Una volta (l'altro ieri) è mancata la luce, ho acceso una candela e.. ed è vero, l'ho messa attaccata al televisore, col rischio di far prendere a fuoco i fili.

Non nascondo che quando ero piccola ho buttato dal primo piano un secchiello pieno d'acqua a mia cugina.. non pensavo che nel volo si sarebbe ribaltato e le avrebbe fatto la doccia, va bene??

Ok, ai tempi in cui la cucina era un luogo sconosciuto, ho preparato una pasta d'emergenza per i miei due nipoti che piangevano di fame e l'ho condita con l'estratto di pomodoro ( pensavo facessero i capricci quando hanno fatto una faccia orribile, ed ho pure detto loro " Si vede che poi tanta fame non avete!".. Maria Antonietta e le sue brioches sarebbero sembrate più savie a confronto..)

E' vero, al liceo una volta m'è partita la radio del cellulare e non avevo la minima idea di come spegnerla.

Ammetto che l'anno scorso, atterrata a Roma, ho avuto il tempo di prendere il treno, chiedere a tutto il vagone dove e quando sarebbe stata la mia fermata, salvo poi addormentarmi come una scema sulla valigia che avevo addosso (i passeggeri hanno, come dire, sposato la mia causa visto che m'hanno svegliato in blocco quando dovevo scendere.. teneri..)

Ma non ero ancora uscita con scarpe di colore diverso, fino a due settimane fà.
Una si aspetta che in discoteca tu sia, a tua scelta, di due tipi di figaggine: quella tirata a lucido ed elegante e quella finto-semplice della serie "sono talmente figah che posso permettermi top e jeans e spiccare comunque..".
Io ho cercato di abbracciare entrambe le correnti di pensiero, arrivando con le scarpe col tacco e cambiandole nel corso della serata con delle semplici ballerine, quando proprio non ne potevo più.
Peccato che nella premura io abbia acchiappato una scarpa beige ed una rosa.. è necessario dirvi che ogni volta che le luci diventavano quasi normali, incrociavo le gambe e mettevo un piede sopra l'altro come se avessi dovuto fare i miei bisogni nel mezzo della pista?
Nella sfiga, ringrazio ancora di aver preso una destra e una sinistra...mi accontento di poco... =)


Sapevate che ci sono tre metodi per la lavorazione del pane? Il metodo diretto (la lavorazione degli ingredienti in un'unica fase), il metodo semidiretto (con il lievito madre) e quello indiretto ( con la biga).
A me intrigava quest'ultimo, ed ecco che ho preparato proprio la biga.
Che cos'è? Un impasto inacidito che viene preparato con largo anticipo, da inglobare agli altri e che ha reso  il mio pane più profumato, saporito ed alveolato ( quindi digeribile)...insomma, anche se siete imbranate come dimostro su (e non credo) riuscirete benissimo comunque =P
Fare il pane è stato... commovente. Non trovo altro termine, perchè tu stai lì, accarezzi l'impasto, convinci gli ingredienti a stare insieme, aspetti, quando cresce e ti chiama tu rispondi dandogli la forma che vuoi, e poi in forno ti racconta di forni caldi e profumati, di tempi lontani.. di famiglia.
Ed io l'ho fatto proprio per questo, per una famiglia che in questa settimana ha avuto un pò d'acciacchi e che io ho coccolato così..

La Biga ( Dalla rivista "Alice" numero 5)
farina per pane
1% di lievito di birra (es: 1 kg di farina e 10 di lievito)
45-50% di acqua molto fredda

Lavorate gli ingredienti e non vi preoccupate dei grumi, è così che deve essere. Mettetelo a lievitare dentro una ciotola unta d'olio e coprite con la pellicola trasparente. La temperatura ottimale è 18-20°, quindi se fa più freddo lasciate di più, se no di meno)
fate lievitare dalle 18 alle 24 ore.

Pane siciliano all'olio d'oliva (Da "Alice" numero 5)

1 kg di semola rimacinata di grano duro
400 gr di biga
800 gr acqua
30 gr lievito di birra
50 gr di olio evo
30 gr sale
semi di sesamo (omessi)

Impastate tutti gli ingredienti tranne il sale e l'olio, che metterete a metà lavorazione. Fate lievitare per 40 minuti, poi spezzate l'impasto e modellatelo come volete.
Cospargete le forme con i semi di sesamo e fate lievitare per altri 60 minuti.
Fate cuocere per 220° C per 40 minuti, possibilmente ponendo nel forno anche una bacinella colma d'acqua, perchè il pane cuocia con vapore.

5 commenti:

  1. Ma dai, invece magari hai lanciato un trend!!! Domani ci provo anch'io, vengo in ufficio (ognuno ha la vita mondana che si merita) con una ballerina diversa dall'altra: ne ho un paio di jeans, un paio beige e un paio rosa, visto che sei tu la magistra vitae et elegantiarum mi consigli una combinazione? Ottimo il pane con la biga, ma temo che sia veramente troppo complicato per me, chapeau!

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  2. Troppo complicato per te?? Ma cosa mi dici mai?? Non ci credo..
    E per quanto riguarda il nuovo trend, vai di jeans e rosa, che se fai beige e rosa sembra una scopiazzatura della "magistra", mentre noi vogliamo essere origggginali no? =))Un bacio!

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  3. pane con la biga??? caspita, non ti leggo per un po di tempo e gia mi diventi una regina della lievitatura???? brava, complimenti!

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  4. adoro il pane fatto in casa sempre e comunque, anche se prediligo quello con lievito madre (ultimamente sono un po' fissata!) piacere di conoscerti!

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