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giovedì 17 gennaio 2013

Muffin pancakes..I Puffin!



Non so perchè ci ho messo così tanto a sperimentare queste piccole morbidezze, e dire che solo a guardarle in questa foto avrei dovuto catapultarmi in cucina, chiudermici dentro e darmi alla loro preparazione selvaggia per sempre! 
La mia conoscenza dei pancakes risale a qualche anno fà, quando una mia cara amica, reduce da un viaggio negli Stati Uniti, decise di fare sentire anche me turista d'oltreoceano facendomi prendere qualche kg, proprio come ogni bravo visitatore della terra a stelle e strisce! 
E quindi, tutte felici,  preparammo delle frittellozze che però lasciarono delusa anche lei!
A quanto pare, è da allora che la mia intrepida viaggiatrice rimugina e sperimenta su quella ricetta che aveva osato disattendere le nostre aspettative e qualche mese fà mi ha fatto provare dei pancakes s-t-r-e-p-i-t-o-s-i, morbidi ed areati, delicati eppure di carattere, non quelle spugnette che hanno la capacità di far sparire ogni traccia di sciroppo d'acero, di quelli che per quanti litri tu ne possa mettere, scomparirà sempre e ti ritroverai a mangiare la stessa quantità di pancake e sciroppo (bleah).
Fatto sta che l'unione della sua mente malvagia con la mia mente malvagia ha aperto la strada a mani perennemente appicciose di sciroppo , scorpacciate senza fine ed esperimenti vari, come.. i Puffin!
In realtà credo che rimpiazzerò l'impasto dei muffin canonici con questo qui, perchè li rende soffici e scioglievoli come quelli che mangiavo a Cambridge in quei piccoli e deliziosi Cafè e, cosa ancora più golosa, sono buonissimi semplice, con gocce di cioccolato, con fragoline o mirtilli.. insomma sbizzarritevi!!



Ecco qui l'interno del Puffin.. sappiate che ho dovuto legare la mia amica alla sedia per avere il tempo di scattare la foto eh! Quindi non dite che non vi penso!


Per 10 pancakes o 7 Muffin
200 gr di farina 00
2 uova
250 ml di latte
2 cucchiaini di lievito
2 cucchiai di zucchero
25 gr di burro
gocce di cioccolato ( a piacere)

Procedimento
Sciogliete il burro in un pentolino e mettete da parte.
Montate i bianchi d'uovo ma manteneteli morbidi, non a neve ferma, altrimenti si formeranno molti grumi una volta uniti al resto dell'impasto. 
A questo punto, mescolate i rossi d'uovo con la farina, il lievito, il burro ed il latte e poi unite i bianchi mescolando dal basso verso l'alto, per non smontarli.
Mescolate le gocce di cioccolato con della farina, così quando le unirete al resto dell'impasto non andranno tutte sul fondo.
Imburrate e infarinate gli stampini da muffin e versatene meno della metà,mettete delle gocce, ricopritele con altro impasto per i 3/4 della capienza e poi mettete qualche altra goccia sulla superficie.
Mettete in forno preriscaldato a 175° per dieci minuti o finchè la prova stecchino non restituirà uno stecchino asciutto.


martedì 18 dicembre 2012

Donuts Anyone?



"Me li hai portati i Krispy Kreme??" chiede la mia amica speranzosa, al mio ritorno da Londra.
Se mi avesse vista, con due valigie,uno zaino ed un pacchettone (neanche contenente regali ma niente-popo-di-meno-che... pieno di sciarpe.. la valigia s'era ristretta sicuramente, perchè all'andata ci stava tutto, al ritorno NO.. capita anche a voi?)  non mi avrebbe fatto questa domanda..
Ma la sua faccina intristita m'ha fatto così dispiacere che ho esclamato, tutta contenta "MA TE LI FACCIO IO!!".
Ho infatti una ricetta spaziale che conosco da quando ho memoria, visto che mia mamma faceva queste ciambelle spesso quando ero bambina, per la gioia dei miei amici e di noi, suoi pingui figlioli (e te credo! Con tutto sto ben di Dio sempre in giro pppe casa!!).
All'epoca si chiamavano ciambelline, che di Donuts non se ne sapeva neanche l'esistenza, e tutt'oggi nella mia famiglia sono conosciute come le ciambelline di Gio.. eh già, perchè cascasse il mondo, queste fragranti rotondità erano immancabili anche ad ogni mio compleanno, attese e accolte meglio della festeggiata,  torta di compleanno =P
Quanto erano belli quei compleanni, Febbraio quel giorno profumava di sole e io stavo lì a guardare mia mamma che tutta allegra friggeva queste piccole delizie.. ogni volta che ne mordo una tutt'ora, "assaggio" quelle giornate di festa!
Tutto bellissimo, direte voi, ma alla fine le hai fatte ste benedette ciambelline? Eh già, però, quando mi sono offerta di prepararle da sola, non sapevo in quale operazione rocambolesca mi fossi appena messa.
Oh no, non per le ciambelline-donuts, che sono facilissime, ma.... per la mia famiglia.
Eh già, ritorna lei, grande protagonista di questo blog nonchè della mia vita, leit motiv di tutte le mie avventure più incasinate, mia croce e delizia, turbolenta ed affollata presenza nei miei giorni.. bè insomma, avete capito.
E allora torno a casa subito dopo pranzo, gli ingredienti ci sono tutti, la cucina mi aspetta,apro speranzosa la porta  e mi sento quasi in quel film, Jumanji, dove Robin Williams apre la porta della stanza da letto e si trova davanti leoni ed elefanti imbizzarriti.
Solo che qui è peggio: nipote di sette mesi che mi tende le mani al suono di un fragoroso giocattolo canterino ("la prendo o spero che, gattonando, non si tiri addossoil Benjamin Ficus??"), il fratello 9enne che, tornato da scuola, ha un improvviso raptus di secchionaggine e deve fare i compiti in cucina e gli serve spazio, la sorella 12enne con mal di testa da diva deve riposare in vista della prossima recita concerto (se legge "recita" dice che è da poppanti e m'ammazza), un'amica di mia mamma venuta a prendere un caffè... e la mia amica che veniva alle quattro! In risultato era, tra le altre cose, una me itinerante con la stufa in una mano e l'impasto nell'altra per trovare un posto dove ricreare un ambiente idoneo per la lievitazione.. una pazza! =)
Ma il risultato è stato buonissimo, la mia amica è stata contenta ed io ho accusato solo un leggero mal di testa a fine serata ;)

Se posso dire la mia, quelli con la glassa semplice colorata di rosa sono anche meglio di quelli al cioccolato, perchè si sente di più l'impasto croccante e zuccheroso =)

Ingredienti 

35 gr di burro ammorbidito

350 gr farina 00
300 gr di patate cotte
3 cucchiai di zucchero
25 gr lievito di birra
6 gr sale
2 uova medie a temperatura ambiente
1 cucchiaino di estratto di vaniglia (facoltativo)


per la glassa

150 gr di zucchero a velo (più 5 cucchiai da aggiungere alla glassa rosa)
acqua calda qb
20 gr di burro
50 gr cioccolato fondente 
zuccherini colorati

Mescolare insieme tutti gli ingredienti (sbriciolando il lievito per unirlo agli altri ingredienti e poi stando attenti che si sia amalgamato bene col resto) 

Spennellate una ciotola con del burro e mettete l'impasto ottenuto. Fate lievitare per un'ora e mezza. Dopo, spolverate con abbondante farina il piano da lavoro, rovesciatevi sopra l'impasto, date una veloce impastata nuovamente e stendete ad uno spessore di un centimetro. Se non avete un coppapasta andrà benissimo anche una lattina di pomodori pelati aperta o una tazza dai bordi ben infarinati e per fare il cerchio interno un tappo delle bottiglie! 
Mettete le ciambelle in una teglia ricoperta di carta da forno. Rimpastate pure i ritagli e ricominciate fino ad esaurire la pasta. Fate lievitare per altri 40 minuti e poi friggete in abbondante e caldo olio di semi per pochissimi secondi da un lato e dall'altro e mettete le ciambelle a fare asciugare su un piatto coperto di carta assorbente.
Dopo di che, prepariamo la glassa: sciogliete il burro e mischiatelo allo zucchero. Aggiungete acqua quanto basta a creare un composto non troppo liquido  Dividetelo in due parti: in una aggiungerete i 5 cucchiai ulteriori di zucchero a velo e il colorante, nell'altra il cioccolato fondente sciolto.
Quando le ciambelline saranno tiepide, immergetele nelle glasse e se avete zuccherini colorati spargeteli subito sopra, perchè se la glassa si fredderà troppo, non si attaccheranno più!
Buon appetito!!

venerdì 24 febbraio 2012

Gli Scones di Jamie




Questi scones hanno una storia dietro che conserverò per sempre con me: la storia di una bella amicizia nata così, tra una parola d' inglese e una rivista di cucina. Quando sono  arrivata a Cambridge avevo mille paure, paura di non trovare il residence dove avrei alloggiato, paura di non individuare la strada per andare a scuola (quando mi hanno creata avevano esaurito il senso dell’orientamento purtroppo!).. ma soprattutto paura di non riuscire a fare amicizia. Con la mia lingua so di cavarmela con giochi di parole e battute di spirito, dopo che ho conosciuto una persona per un po’, ma in un’altra lingua? Effettivamente quando poi ho preso confidenza con la guardiana del residence, Danielle,  (di cui ho parlato qui)  mi ha confessato che era davvero convinta io non parlassi inglese at all! E invece io ero solo, come dire, pietrificata da un po’ tutto.
Il lunedì seguente però ho deciso che dovevo darmi una smossa, la posta in gioco era troppo alta in quel momento: rimanere completamente isolata per tre mesi!
Ero talmente determinata da risultare forse anche un po’ aggressiva, e quando ho visto una ragazza molto ordinata, precisa e disponibile, ho pensato di aver individuato la mia preda, quindi dopo un primo scambio di saluti e presentazioni, qualche giorno dopo le ho chiesto il suo numero di telefono.. oddio, fa molto scena romantica, ma avete capito cosa intendo!
E così ho scoperto che ama la cucina e pasticciare come me (ma lei pasticcia molto meno perché è una persona molto precisa.. è tedesca e vive in svizzera, credo questo parli da sé =P). Ammetto che non è stato facile ottenere la sua fiducia e farla parlare di sé, ma se ho imparato una cosa su di me e che mi impegno così tanto che alla fine la gente capitola e si apre.. forse vinco per sfinimento, ma a me piace pensare che invece è perché dopotutto pensano valga la pena di buttarsi  in una nuova amicizia =)
Abbiamo passato interi pomeriggi sedute nelle varie caffetterie di Cambridge a leggere riviste di cucina e assaggiare dolci tipici, parlando dei piani futuri e delle nostre vite. In quei momenti mi sono sentita davvero benedetta, perché erano tutte cose che sognavo da sempre e mi è sembrato di vivere proprio un bel romanzo..
Un’altra passione che condividevamo erano le lunghissime passeggiate.. e solo io potevo dire si ad una “passeggiata ” dopo scuola, di un’ora, tra i campi inglesi  e le mucche! Ma ne è valsa la pena sia per i panorami bellissimi sia per la Tea Room dove mi ha portato, dove prima di me hanno goduto del rito del tè personaggi come Virginia Woolf!  Ero emozionatissima! E lì ho assaggiato la Victoria Sponge Cake e questi meravigliosi scones con la raspberry jam ( che poi è marmellata di lamponi, ed io l’ho scoperta lì, che ci volete fare) e la clotted cream ( che si ottiene frustando appena più a lungo la panna fresca, prima che diventi burro per intenderci). Io mi sono innamorata di questi panini fragranti (merito del burro, ma probabilmente non sarebbe una ricetta inglese senza..) che non sono troppo dolci e che potreste pensare di proporre in versione salata semplicemente omettendo  i frutti rossi o l’uva passa!
Fatemi sapere!


Ricetta per gli Scones (tratta dal libro " Jamie's Great Britain" di Jamie Oliver, con le mie modifiche tra parentesi)

150 gr frutta disidratata, come uva passa, mirtilli blu, rossi, ciliegie (io ho messo mirtilli rossi surgelati)
succo d'arancia per far rinvenire la suddetta frutta ( avendo usato prodotti surgelati, ho scelto di non usarlo)
150 gr burro freddo (io solo 100 gr)
500 gr farina autolievitante, più un altro pò per stendere la pasta
2 cucchiaini di lievito
2 cucchiai colmi di zucchero di canna
2 uova
4 cucchiai di latte ( io ne ho messo tanto quanto bastava a creare un composto umido e un pò appiccioso)
clotted cream e marmellata ( io stavolta ho scelto burro e marmellata)
una bella manciata di sale

Mettete la frutta nel succo d'arancia per un paio d'ore e preriscaldate il forno a 250° C.
Ora, quello che mi preme è che ricordiate che meno toccate l'impasto, meglio verranno, quindi procedete velocemente e senza troppi complimenti =)
Unite la farina con il lievito, lo zucchero, il sale e il burro a tocchetti e impastare solo con i polpastrelli fino a creare dei fiocchettoni di pasta.
Fatevi spazio al centro dell'impasto e aggiungete le uova, il latte e la frutta (sgoccialata se l'avete prima immersa nell'arancia) e mescolate con una spatola. Dovete ottenere un impasto umido e morbido. E' già finito! Veloce eh? Dimenticatelo in frigo per 15 minuti e riprendetelo per stenderlo ad uno spessore di 3 cm, non di meno, mi raccomando! Tagliateli con un coppapasta e bagnateli con un pò di latte o burro fuso e dritti in forno fino a quando non saranno belli gonfi e dorati (ah..che poesia..). 
Se non volete cuocerli tutti, dopo aver dato loro la forma avvolgeteli singolarmente in pellicola trasparente e metteteli in freezer. Quando vi serviranno metteteli direttamente in forno e in 20 minuti saranno pronti! 

* Riflessioni zuccherose *
Questi scones sono fragranti e profumatissimi, credo siano magici perchè mangiati con un velo di burro o clotted cream e la vostra marmellata preferita restituiscono dolcemente il gusto del burro con tanta dolcezza e quel pizzico di salato che rende tutto più interessante!



- English Version -

These scones have a story behind that I will keep with me forever: the story of a beautiful friendship born between an English word and a cooking magazine.
When I went to Cambridge I had a thousand fears: I was afraid not to find the residence where I stayed or the road to go to school (unfortunately when I was created, they had sold out the sense of direction!) .. but above all I was afraid of not being able to make friends. In Italian I’m quite nice and funny, but in another language? In fact, the guardian's residence, Danielle, (which I mentioned here) told me that at the beginning she was really convinced I didn’t speak English at all! But I was only, let’s say, petrified!
However, the following Monday I decided I be brave, otherwise I would have been completely isolated for three months!
I was so determined as to be perhaps a little aggressive, so when I saw a girl very orderly, accurate and helpful, I thought I had found my quarry, and then after a first exchange of greetings and presentations, a few days later I asked her phone number .. Oh God, it seems a  very romantic scene, but you know what I mean!
I discovered that she loves cooking and mess like me (but she messed up a lot less because she is  very precise .. she is German and lives in Switzerland, I think this speaks for itself = P). I admit that it was not easy to get her confidence and make her talk about herself, but if I learned one thing about me this is that I “work” so much people eventually just capitulates.. Perhaps I win because of exhaustion, but I like thinking that instead it is because they think it worth jumping into a new friend after all =)
We spent whole afternoons sitting in different  cafes of Cambridge to read magazines and taste desserts, talking about future plans and our lives. In those moments I felt really blessed, because they were all things I dreamed of and I always seemed to live just a good novel ..
Another passion that we shared were the long walks .. and I was the only one who could agree to a "walk" after school, that meant an hour between English fields and cows! But it was worth it for both the beautiful scenery and the Tea Room where she brought me, where before even Virginia Woolf enjoyed the tea ritual! I was so excited! And there I tasted the Victoria Sponge Cake and these wonderful scones with raspberry jam (which I have discovered there, no comments) and clotted cream (whipping fresh cream, stopping just before it  becomes butter). I'm in love with these crunchy “rolls” (the crispness is given by butter, but probably would not be an English recipe without it..) that are not too sweet and you might think to bring in savory version by simply omitting the red fruit or raisins!
Let me know!

Scones recipe from Jamie Oliver's book "Jamie's Great Britain" with my changes in parenthesis)





150 g dried fruit like raisins, blueberries , cranberries, cherries (I used frozen cranberries)
orange juice (I chose not to use it with frozen fruit )
150 g cold butter (I put  100 gr)
500 g self raising flour, plus extra for dusting
2 teaspoons baking powder
2 tablespoons brown sugar
2 eggs
4 tablespoons milk (I have taken a little bit more, enough to create a soft dough)
clotted cream and jam (I chose butter this time)
a good pinch of salt

Put the fruit in orange juice for a couple of hours and preheat oven to 250 ° C.
Now, what I would like you to remember is that the less you touch the dough, the better ,  then proceed quickly !
Mix the flour with the baking powder, sugar, salt and butter in small pieces and mix only with the fingertips to create cornflakes-sized pieces.
Make a well in the center of the dough and add the eggs, milk and fruit (dried if you put it in orange juice) and stir with a spatula. You should get a moist and soft dough. It 's already over! Fast, isn’t it? Forget it in the fridge for 15 minutes and roll it out on a floured surface until is about 3 cm thick, not less, please! Cut with a round cutter or a glass. Brush the top with milk or melted butter and bake until rise and golden (ah.. what a poetry ..).
If you do not want to bake them all, after giving them the shape, wrap them individually in plastic wrap and place in freezer. When you want them, put them directly in the oven and will be ready in 20 minutes!
* More Sugar than Sense Reflections *

These scones are fragrant and smell so good! I think they are magical because eaten with a layer of butter or clotted cream and your favorite jam, they gently return the taste of butter with such sweetness and a touch of salt that makes everything more interesting!
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