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lunedì 17 settembre 2012

Melanzane ripiene per una domenica di sole



Ah la razza "mamma siciliana"...
Come dite? Dovrei essere più specifica, che qui i clichè non ci piacciono. Mi sembra giusto.
Io parlo di quella che tanto a 10 come a 50 anni, si preoccuperà che tu ti sia coperta bene (cioè, lo sanno tutti che in Sicilia le temperature artiche sfiorano i -20°!).
Di quella che quando scendi con l'ascensore, ti aspetta fino a quando non arrivi giù giù fino al portone (forse preoccupandosi di una voragine che possa inghiottirti e di cui tu non sapevi niente).
Di quella che il cibo non è mai troppo poco, ed ai suoi pingui bambini offre parmigiane e cotolette fritte come se non ci fosse un domani.
Di quella che se parti per un altro Paese piange come se stessi andando in guerra. Ed è solo vacanza o magari un lavoro, che è anche meglio.
Di quella che, sempre nel range tra i 10 ed i 50 anni, davanti alle sue amiche ti chiederà "Hai salutatooo?".
Di quella che ha avuto l'ardire di chiedermi, davanti ad un sacco di gente perplessa,  "Vedi se dimentichi qualcosa.. che poi piangi". (volevo morire)
Di quella che se i nipoti non li vede un giorno  "Eh, chissà quanto sono cresciuti" con contorno di sguardo malinconico.
Di quella che alla figlia 12enne voleva mettere in stanza l'interfono per bambini (true story).

Ma anche di quella che ascolta la musica da discoteca come la ascolti tu, che canta riempiendo una casa, che ride sempre, che cucina bene da morire, che è ingenua e giocherellona, che guarda i cartoni animati ("alla mia età non c'erano!").
A cui ho pensato subito leggendo di queste melanzane ripiene, che a lei queste cose piacciono da morire!

Melanzane ripiene per 4 persone

4 melanzane medie
400 gr di patate
8 filetti di acciughe
1 tuorlo
1 mozzarella
olio evo
sale e pepe

Lavate le melanzane e passatele in forno per 30 minuti o finchè non saranno belle morbide se infilzate con una forchetta. Abbiate cura di rigirarle spesso per evitare che si brucino. Nel frattempo mettete in acqua fredda le patate, che avrete precedentemente sbucciato e tagliato a dadini (cuoceranno più in fretta). Quando cotte, schiacciatele con una forchetta e mettetele da parte.
Quando anche le melanzane saranno pronte, tagliatele a metà per il lungo, scavatele con un cucchiaio e mettete la polpa in padella con l'olio e le acciughe. Una volta insaporite unitele alle patate ed al tuorlo, rimettete il composto nei gusci di melanzane che avete creato in precedente, mettete una fetta di mozzarella di sopra e rimettetele in forno, accendendo solo il grill, per 5 minuti o finchè la mozzarella non sarà bella filante.
Bon appetit! 



mercoledì 18 luglio 2012

Savory Crumble ai broccoli e pancetta


Ho solo provato crumble dolci finora, e non trovo ancora la ricetta che in Inghilterra mi ha fatto sognare.. ma la troverò, è una promessa/minaccia (alla mia famiglia che ancora ne dovrà ingurgitare parecchi ed alla mia bilancia).

Intanto mi butto nella loro versione salata, riuscitissima al primo colpo.
Questo crumble è velocissimo da preparare, saporito e croccante.. è vero, vi toccherà accendere il forno, ma vi garantisco che il gioco vale la candela..

Per il top
100 gr di farina 0
40 gr burro
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 tuorlo

 Per il ripieno
450 gr di broccoli già puliti
200 gr di pancetta affumicata a dadini 
sale

Sbriciolate con la punta delle dita la farina con il burro, il parmigiano e l'uovo. Sapete qual'è il classico gesto per questi impasti no? E' lo stesso di quando con le mani vogliamo dire "soldi". Poi lasciatelo in freezer venti minuti.
In una padella cuocete la pancetta con un pò d'olio ed i broccoli. Insaporite.
Ponete su una teglia il ripieno e ricopritelo con le briciole.
Cuocete a 200° per mezz'ora o finchè non sarà bello croccante.

giovedì 12 luglio 2012

Un Banana Bread per quelle banane dimenticate


Avete presente quelle banane nere nere, che è un peccato a buttarle via ma che da mangiare così proprio non vi va? Ho alzato le antennine da chilometri di distanza quando ho sentito mia mamma dire "Oh, mannaggia, povere bene".. è scattato un "Ma ci penso ioooo" che neanche Superman...
E dire che l'avevo fatto per salvare le banane, nulla di più.. Perchè, vedete, a me il Banana Bread non m'è m'hai stato simpatico, in Inghilterra in molte caffetterie era spesso presente ed io lì, a guardarlo scettica come a dire " E tu saresti un dolce degno di stare tra zuccherosi crumble, imponenti Victoria Sponge Cake e burrosi shortbread??'".
E invece mi sono dovuta ricredere.. per questione di spazio per l'ora di cena, la mega ciambella (ho fatto doppia dose che le banane erano sei =P) ha troneggiato da subito al centro della tavola, tra insalate e melanzane al forno, tra chiacchere in un mini giardino tra sole donne (dai 2 mesi ai 64 anni, che qui non ci facciamo mancare ggnente).
L'interno si è rivelato una morbida coccola umida e succosa e il profumo che emanava è indescrivibile: dolce, intenso, deciso, vanigliato, sorprendentemente coccoloso.  
Come una grande candela per le sere d'estate.. mmmh!

Banana Bread (da Jul's Kitchen a sua volta dal libro "An Homemade Life di Molly Wizenberg)

Ingredienti
85 g di burro 
250 g di farina
150 g di zucchero
3 g di bicarbonato di sodio
1/2 cucchiaino di sale
100 g di cioccolato fondente, tritato 
100 g di noci di macadamia, tritate grossolanamente (omesse)
2 uova grandi
3 banane mature, schiacciate
100 g di yogurt intero ben mescolato
1 cucchiaino di estratto di vaniglia

Preriscaldate il forno a 175°C.
Fate sciogliere il burro e mettetelo da parte a raffreddare un pò
Mescolate la farina, lo zucchero, il bicarbonato e il sale. Aggiungete il cioccolato tritato e la metà delle noci macadamia tritate.
Sbattete le uova con una forchetta e aggiungi la banana schiacciata, lo yogurt, il burro fuso e l’estratto di vaniglia e mescolate bene. Ora versate il composto di banana sugli ingredienti secchi e mescolate con una spatola, l’impasto leggermente grumoso, l’importante è che non ci sia farina ancora non incorporata.
Versa l’impasto nello stampo imburrato (l'impasto classico è quello da plum cake, ma io avevo questa bellissima forma e mi sono buttata) e cospargete la superficie con le noci macadamia tritate.
Lasciate in forno per un'ora o comunque fino a quando la prova stuzzicadenti darà uno stuzzicadente pulito.



mercoledì 30 maggio 2012

Lemon meringue cake: quando l'inglese torna utile davvero




Eh già, perchè la ricetta viene da un video inglese e sono un sacco soddisfatta di aver colto le quantità degli ingredienti così, con seminaturalezza (vabbè, una volta ho fatto rewind per essere sicura, vabbè.. =P) .. ah, quanto ti rende sveglia la panza..
E vi ho anche convertito le cups in grammi, non con l'ausilio di eventuali tabelle di conversione sul web (ho pessimi ricordi di quelle), ma proprio misurando prima con la mia fidata tazza dosatrice inglese e poooi pesando il contenuto sulla bilancia.. poi dite che non vi voglio bene =)

Questa torta mi ricorda l'Inghilterra, non solo perchè l'ho scoperta lì, ma anche perchè ho provato a prepararla nella mia cucinina di Cambridge. Ed è lì che ho imparato una grande lezione: MAI, e sottolineo MAI, cucinare con una tedesca che vive in Svizzera.

Il mio intento era condividere questa esperienza con la mia nuova amica, di cui parlo qui, si esatto, proprio lei, quella affabile, delicata, precisa, educata, attenta.. Ecco, in cucina si è letteralmente trasformata.
Un comandante nazista sarebbe stato più rilassato ed incline al riso di lei, che innanzitutto ha letto la ricetta ventordici volte (mentre io in genere mi ci butto a pesce in una nuova preparazione, mi hanno visto anche fare il doppio salto carpiato a volte..), per poi andare in paranoia non per quello che stessi facendo, ma per il modo in cui lo facevo: troppo rilassata a suo avviso. Ecccerto, io mi volevo divertire, che stupida =)

E poi la grande soddisfazione: "A me piace limonosa" mi dice lei, "mettiamo più limone di quello previsto nella ricetta?". Si vede che da lei ancora Montersino non è giunto, e non abbia diffuso il verbo che le quantità previste sono sacre in pasticceria, è come una formula matematica perfetta.. ma chi ero io per dire no? =)
La torta all'epoca venne un sacco limonosa ma, mangiandola, lei è ritornata la ragazza dolce e pacata che avevo conosciuto.. anche un pò indulgente, se pensate che più di metà l'ha mangiata solo lei, ed io giù a ridere guardando la mia nuova amica tutta profumata di limoni e immersa fino al collo nella meringa bianca =)

Questa torta qui invece è.. posso azzardare? perfetta.
La crema al limone è vellutata ed avvolgente, la meringa morbida e voluttuosa.. insomma io non vi impongo gggnente, ma se amate le torte fruttate, avete trovate la vostra =)

Lemon meringue cake (dal video di OnePotChef) per una tortiera a cerniera di 20 cm

per la base
250 gr di biscotti tipo gallette
125 gr burro sciolto

per la crema al limone
1 cup (250 gr) zucchero semolato
1/2 cup (125 gr  maizena 
1/2 cup (125 gr) succo di limone
1 cup (250 gr) acqua fredda
50 gr burro
3 tuorli

per la meringa
3 albumi
1/2 cup (125 gr) zucchero semolato

Preparate per prima la base (mavvà?). Quindi riducete in polvere i biscotti, uniteli al burro fuso e, con un bicchiere di vetro tondo, pigiate bene il composto nella tortiera a cerniera e ponete in frigo.
Ponete sul fuoco lo zucchero, a maizena, il succo di limone e l'acqua fredda e mescolate fino a che non addensi il tutto. Poi, fuori dal fuoco, aggiungete il burro e i tuorli. Lasciate raffreddare mentre preparate la meringa, montando gli albumi a massima velocità con o zucchero.
Prendete la base dal frigo, spalmate la crema al limone e poi la meringa, facendo con la spatola dei piccoli ciuffi decorativi. Ponete in forno a 200° giusto il tempo che i ciuffetti diventino ambrati.



Con questa ricetta partecipo al Contest "Passion Fruit" di Olio e aceto e Diario della mia cucina






venerdì 11 maggio 2012

Di torte in tazzina e incontri interessanti









Questa torta l'ho trovata qualche tempo fà e mentre la facevo ho metabolizzato quello che m'è successo, ho trovato la forza per altri colloqui svolti in questa settimana.. ho ritrovato me stessa, almeno per un pò. 
Le torte fanno fare anche questo.. provatela, perchè si scioglie in bocca che è un piacere! =)



Volendo divertirmi anche un pò, ho pensato al formato mini porzione in tazzina, l'ho vista non so dove e, bè, credo la rifarò, perchè è un'idea simpaticissima! Voi che ne pensate? =)

Torta più soffice del mondo di Adele

250 gr zucchero (io ne ho messo 150)
250 gr farina
3 uova
130 gr olio di semi (io 100)
130 gr acqua ( io  160)
1 bustina di lievito
un pò di rum
due cucchiai di cacao amaro (io dolce)

Montate le uova con lo zucchero, poi unite tutti gli altri ingredienti, degli ultimi due della lista. 
3/4 dell'impasto bianco rimaranno così ed il resto vedrà il cacao ed il rum. Poi alternerete nella teglia (meglio a cerniera) impasto bianco e al cioccolato, per l'effetto marmorizzato. 
Nel caso della mini porzione in tazzina, imburrate la stessa, riempitela per 3/4 e mettetela in un contenitore più ampio riempito d'acqua, in modo che sia coperta quasi fino all'orlo ma non del tutto (diciamo di lasciare un dito tra l'orlo e l'acqua) e così in forno.
200° per 40 minuti ( ma ovviamente molto dipende dal vostro forno)






giovedì 3 maggio 2012

Quiche mozzarella, zucchine e pancetta



E' strano, ma sta cominciando a maturare in me la convinzione che il blog mi stia insegnando delle cose, mi stia conducendo per mano in qualcosa che non mi aspettavo e a cui sto assistendo meravigliata e silenziosa, come davanti a qualcosa di bello che temi possa sparire ad un passo falso, un movimento sbagliato.

Ad esempio, prima mi andavano a genio solo le ricette dove nel procedimento leggevo "mescolare con un cucchiaio gli ingredienti".. Non che mi schifassi a toccarli, solo pensavo che fosse inutile sporcarsi le mani.. 

E invece quegli impasti hanno tanto da dire..

Ieri, ad esempio, ho fatto la mia seconda pasta brisè, ed ero molto intimorita, perchè la prima volta ero al mare con una mia amica, volevo coccolarla e offrirle qualcosa di buono, quindi ho pensato ad una bella torta salata, ma la brisè si è disfatta tutta, io ero lì sotto il suo sguardo intimorito (anche un pò schifato e afflitto della serie "stasera non si mangia") che cercavo di accorpare quella pasta.. gggnente, una figura che non vi dico! E i nervi poi...

Ieri invece, sempre per il principio di coccolare qualcuno, ho preparato la suddetta pasta per la famosa nipote 12enne che era impegnatissima a fare i compiti, quindi non avevo lo sguardo di nessuno addosso, mi sono preparata psicologicamente, ho guardato gli ingredienti e mi sono immedesimata in una persona paziente, amorevole con tutto, anche con farina e acqua..

E lì è avvenuto tutto: la montagnola di farina che accoglieva l'acqua, l'olio che scappava un pò sul piano di lavoro ed io che gli poggiavo la farina perchè lo assorbisse, con pazienza, sangue freddo, senza perdermi d'animo.. Fino a quando la pasta non si è compattata del tutto in una palla soffice e profumata di olio d'oliva.. Avevo vinto io.

Non è stato niente di che, eppure mi ha dato sicurezza, consapevolezza del fatto che ingredienti sono sempre quelli, ovunque vado: pazienza e benevolenza..

Ho cotto poi le zucchine con l'aglio ("Zia che puzza!"), poi ho aggiunto il cumino ("Adesso che buon odore!"), ho sgocciolato la mozzarella mentre la peste mi raccontava di amori-amicizie-insicurezze-idee sparse sul mondo e sulla vita, ho rosolato la pancetta, ho tagliato la pasta a forma di fiorellini ed ho infornato, ancora un pò timorosa sul risultato finale, speranzosa che avrebbe mangiato.. ha fatto anche il bis ;)


Quiche alla mozzarella, pancetta e zucchine

Per la pasta brisè all'olio d'oliva

500 gr farina
160 gr olio evo
140 gr acqua
un pò di sale

per il ripieno

3 mozzarelle
una confezione di pancetta dolce
5 zucchine
1 cucchiaio di cumino
1 spicchio d'aglio
1 bicchiere d'acqua

Impastate la pasta come ho detto sopra =)
Disponetela in frigo e dimenticatela lì per un'oretta.
Sgocciolate per un pò la mozzarella
Mettete le zucchine con pochissimo olio, l'aglio e il bicchiere d'acqua in una pentola che coprirete e lascerete andare a fuoco medio giusto il tempo che le zucchine si ammorbidiscano. A quel punto mettete il cumino, regolate di sale e fatele raffreddare.
Procedete quindi all'assemblaggio della torta, con questi ingredienti (sulla base vedo bene uno strato di pesto se l'avete, spalmato prima di cominciare a mettere gli altri ingredienti).

That's it! =)

Con questa ricetta partecipo al contest "I colori della primavera" di Ti cucino così!


                                         


martedì 1 maggio 2012

Pane alla cannella (cinnamon rolls)



Ho visto questi cinnamon rolls ( o cinnamon buns, per come li ho conosciuti io in Inghilterra) nel sito di Baked Bree ed ho subito avuto l'impulso irrefrenabile di provarli, a dispetto della confusione generale che regna in casa mia in questo periodo.

"Come, t'è nata la nipote e invece di cambiare pannolini fai cinnamon rolls?"  ha chiesto la parte razionale di me, rigida e decisamente noiosa.
"Eh si" mi sono detta " perchè in questo momento serve qualcosa di buono e coccoloso per tutta la famiglia!" Questo è vero, se pensate che i fratelli della nana sarebbero l'orgoglio di Carmen Consoli: sono confusi e felici pure loro...
Hanno solo 12 e 8 anni, quindi il rincretinimento del "che-sei-bellina-però-piangi-ecccheppalle" era tutto previsto, no problem.

Detto ciò, la cosa realmente preoccupante, a parte il parlare da sola,  è che la nuova nata è già un alibi perfetto per fare dolci! E non dolci leggeri, freschi, primaverili..oh no, io sogno tripudi di cioccolato e pere, galassie di cannella e cardamomo, tonnellate di pasta frolla burrosa..
Vabbè, state calmi, forse non farò tutta sta roba, ma a questo pane dolce non ho saputo resistere, perchè sapevo che nel marasma che mi circonda mi avrebbe regalato una mattina di pace. 
E così è stato: il profumo del lievito di birra che si scioglieva nel latte tiepido era coccoloso e familiare, ed impastare poi mi ha subito scatenato una ridarella di gioia a sentire la pasta formarsi sotto le mie mani (qui noi non avere impastatrice, Zorry..).

La pasta è ottima, si scioglie in bocca e, secondo me, si presta a molteplici farciture, crema di nocciole, di pistacchi, marmellata di lamponi..Io l'ho provata già con la crema di nocciole, non vi dico che bontà.. insomma, non fermatevi solo alla cannella eh!



Cinnamon Rolls

1 cubetto di lievito di birra (o quello in polvere per pizza, ad esempio.. ne basta una bustina)
250 ml latte tiepido
100 gr zucchero di canna (la ricetta diceva zucchero normale)
70 gr burro a temperatura ambiente (la ricetta diceva 100)
1 cucchiaino di sale
2 uova
1 kg di farina

per il ripieno
250 gr zucchero di canna
100 gr burro a temperatura ambiente
2 cucchiai e mezzo di cannella
1 cucchiaio di farina 

Sciogliere il lievito nel latte e lasciare per 5 minuti.
Cominciare a mescolare (con le mani o nell'impastatrice) lo zucchero con le uova, il sale ed il burro. Aggiungete il latte con il lievito.
Aggiungete piano piano la farina. Deve risultare un impasto morbido ma non appiccicoso, quindi se tutta la farina non bastasse a fare in modo che il tutto si stacchi agevolmente dalla ciotola, aggiungetene ancora un pò.
Coprite la ciotola con un panno umido, ponetela nel forno spento che avrete preriscaldato a 50° e lasciate per un'ora.
Nel frattempo dedicatevi al ripieno, lavorando con una forchetta il burro con lo zucchero e la cannella.
Prendete la pasta, stiratela fino a che non raggiunge un centimetro o due di spessore, spalmate il ripieno, arrotolatela su se stessa, tagliate nel senso della lunghezza per formare tante girelle, mettete in un contenitore e lasciate lievitare per un'altra oretta.
Ponete in forno a 200° per 20 minuti.


mercoledì 11 aprile 2012

Finocchi gratinati di casa mia


Questa settimana mi sta scivolando tra le dita con una velocità impressionante cose che, almeno dal mio punto di vista, è un bene, perchè settimana prossima sarò a Roma, per vari colloqui, ma anche per rivedere una mia carissima amica!
Il tempo è così tiranno che tempo per cucinare ce n'è poco, e allora via di verdure che dimentichi in forno (ovviamente non per sempre =P) mentre fai, ad esempio, la torta di compleanno più carina della (tua) storia culinaria, capace di strapparmi un sorriso ogni volta che la guardo (e vi giuro che ho aperto il frigo un bel pò di volte oggi! =P)... 
Per la torta vi aspetto venerdì, intanto vi "offro" questi finocchi gratinati, semplicissimi e iper mega buoni!

Ricetta per i finocchi gratinati (c'è chi li bolle prima, io li cuocio direttamente in teglia)
Finocchi
Pangrattato
Pecorino (o parmigiano)
Cipollina fresca

Tagliate a fette sottili i finocchi e metteteli in una teglia con tutti gli altri ingredienti, avendo poi cura di coprirla con carta d'alluminio per il primo tempo di cottura.
Dopo circa mezz'ora levate la carta e proseguite senza.

Buon appetito!


martedì 3 aprile 2012

Cake al caffè



E' di nuovo scomparso il sole! Olè! Ed il mio corpo richiede una spiegazione, o quanto meno delle coccole extra, che per me significa una sola cosa: caffè!
Lo adoro, grazie a lui la mattina mi regala il tintinnio birichino e allegro delle tazzine che sbattono tra di loro quando le prendo dalla credenza, il borbottio della caffettiera, e poi ovviamente il suo odore e sapore.. Da prendere rigorosamente senza zucchero, chè il caffè si beve amaro! Mi prendono in giro per questo, dicendo che lo prendo così in modo che, per contrasto, la vita mi dovrà sembrare per forza dolce =)
Siccome però a volte mi provoca tremore e nervosismo, stavolta l'ho messo in questo cake morbidissimo, dove mi coccola e basta! Furba eh?
Sono talmente fissata che gli ho lasciato più spazio sostituendo i liquidi della ricetta, ovvero il latte, con altro caffè (oltre quello già previsto) e non me ne sono pentita, perchè la parte più scuro del cake è risultata così morbida da sciogliersi in bocca!
Come si vede dalla foto, ho messo pochissimi pezzettini di cioccolato bianco che mi avanzava da altre preparazioni (vorrei dire che è stato perchè ho avuto un colpo di genio improvviso, ma la mia spiegazione è molto più prosaica =P). E' stato gradevole avere un pò di croccantezza golosa!

 Ricetta del plumcake ricotta-caffè (dal blog "Dolci a gogo" con le mie modifiche tra parentesi)

250 di farina
200 di zucchero
3 uova
200 g di ricotta
100ml di olio d’oliva (io di semi, perchè quello d'oliva mi sembra sempre troppo forte nei dolci)
50 di latte (io 50 di caffè forte)
1 presa di sale
1 bustina di lievito
1 Vanillina (l'ho omessa)
1 tazzina di caffe (io una e mezza)
Pochissimi pezzetti di cioccolato bianco

Separate i tuorli dagli albumi, dunque battete gli albumi per 10 minuti, poi aggiungete lo zucchero ed il sale. Infarinate bene i pezzi di cioccolato per evitare che cadano tutti sul fondo, sciogliendosi inesorabilmente e anonimamente, poi aggiungete agli albumi tutti gli altri ingredienti, avendo cura di mettere l'olio alla fine. Mescolate bene dal basso verso l'alto, e dividete l'impasto in due parti. In una parte mettete appena un pò di caffè, in modo da colorarlo leggermente di marroncino, mentre nell'altra mettetet il resto. Non spaventatevi se verrà un pò liquida, è questa la parte più morbida! Mettete nello stampo alternando le due parti senza mescolare, già l'alternanza dei due composti basterà a farlo marmorizzato. Mettere in forno a 200° per 40/45 minuti. Lo stecchino per la prova cottura deve uscire leggermente umido, non perfettamente asciutto.

lunedì 26 marzo 2012

Gnocchi alla besciamella, funghi e salsiccia sbriciolata



Ok, questa ricetta non tiene esattamente leggeri per la primavera appena arrivata, ma ho l'alibi: ha fatto brutto tempo per due giorni qui, quindi un pò di gnocchi cicciosi e buonissimi ce li siamo meritati, per fare finta che sia autunno, con i suoi colori e odori.
Credo che per ora questo tempo sarà così, in fondo "marzo è pazzo", lo sanno tutti, quindi non perdo tempo a stargli dietro ma lo assecondo sia nel vestiario che in cucina!
Date una chance a questi gnocchi anche voi, sono iper buonissimi!

Gnocchi alla besciamella, funghi e salsiccia sbriciolata

Una bella cipolla grossa soffritta
6 nodi di salsiccia sbriciolata. quando cotta un pò di vino bianco
mezzo bicchiere di vino bianco
500 gr  di funghi e cuocere
sale
pepe

Per la besciamella (di casa mia, un pò anarchica in verità..)
Il trucco è: per ogni quarto di latte aggiungere un cucchiaio di farina
sale
noce moscata
una noce di burro
50 gr di parmigiano
mozzarella a pezzetti (quanta ne volete)

Soffriggete la cipolla tagliata a fette sottilissime. Nel frattempo, estraete la salsiccia dalla sacca. Quando la cipolla si sarà imboindita, aggiungete la carne e, quando questa sarà cotta, il vino bianco. Fatelo sfumare, dopo di che aggiungete i funghi.
Aggiustate di sale.
Mettete a bollire l'acqua per gli gnocchi.
Nel frattempo, preparate la besciamella: mettete il latte su fuoco e mescolando vigorosamente con una frusta, aggiungete la farina e la noce moscata.
Continuate a mescolare finchè non diventa una crema, poi aggiungete il burro. Lasciate intiepidire un pò e finite con il parmigiano.
Quando gli gnocchi saranno pronti, scolateli, metteteli in una teglia capiente, versate il condimento, la besciamella e pezzetti di mozzarella, mescolate, spolverate con altro parmigiano e mettete in forno dieci minuti.

Con questa ricetta partecipo al Contest "La pasqua a Tavola" chè questi gnocchi, a Pasqua, sono graditissimi (tratto da una storia vera!)

venerdì 23 marzo 2012

Cous Cous alle spezie, uvetta e ceci



Quando ero in Inghilterra, la mensa scolastica era gestita da una famiglia di cinesi che preparava cose buonissime che mi facevano molta gola perchè ero sempre affamatissima, cosa sicuramente data dal fatto che per ore avevo cercato di stabilire una comunicazione col genere umano, tentando anche nella difficilissima impresa di fare battute e ridere con gli altri.
Le suddette cose erano, però, anche oliosissime quindi in genere portavo da casa un'insalata. Un giorno fortuna volle che dimenticai la mia triste insalata e comprai questo cous cous alla Co-op inglese (che c'entra poco con la nostra, qualora ve lo stesse chiedendo) e che mi piacque un sacco.
Ho cercato la ricetta e finalmente credo di averla trovata, perchè  è venuto fuori un cous cous giallo come quello dei miei ricordi (colore dato dal curry) e ricco di cumino e uva passa, con lo stacco morbido e saporito dei ceci, per cui non impazzisco, ma che qui fanno davvero la differenza.

Cous cous alle spezie, uvetta e ceci

Per il cous cous
560 gr acqua
500 gr cous cous
7 cucchiaini d'olio
sale

Fate bollire l'acqua, poi togliete dal fuoco, mettete i cucchiaini d'olio, il sale ed il cous cous, sgranate con una forchetta, coprite e lasciate cinque minuti.

Per il condimento.

8 cucchiai di uvetta
3 cucchiai di cumino
3 cucchiai di curry
4 cucchiai abbondanti d'olio
2 cipolle grosse
2 spicchi d'aglio
500 gr di ceci


Mettete a bagno i ceci per 12 ore (dopo averli sciacquati con acqua corrente), poi cambiate l'acqua e mettete a cuocere per un'ora circa.
Quando saranno quasi teneri scolateli e metteteli in una padella capiente con l'olio, l'uvetta, la cipolla tagliata sottile, gli spicchi d'aglio (che poi ricorderete di togliere) e le spezie.
Quando la cipolla sarà morbida, aggiungete al cous cous e mescolate.
Fatemi sapere!



continente di provenienza: Africa

mercoledì 21 marzo 2012

Quadrotti fondenti



Questo è un periodo in cui, se vogliamo, la parola emblematica potrebbe essere "niente".
Niente lavoro, tra le altre cose.
Ed è quello il problema, quella la cosa per cui sto davvero come sto.
Mille colloqui a Milano, aziende prestigiose, multinazionali che ti chiamano la sera prima per il colloquio del giorno dopo e tu che ti catapulti con una somma algebrica sulle spalle: + sensi di colpa per il biglietto costoso - speranza che tanto quei soldi torneranno tutti.
Ti chiedono di descriverti, a volte anche con collage, colori e pennarelli (non parlo di asili, sempre le grandi multinazionali), ti fanno fare simulazioni strane, non casi aziendali, non ti chiedono cose tecniche, e tu pensi che facevi prima a non studiare 5 anni.
Tu che passi dall'Università in un giorno assolato e vedi mille ragazzi ridere e hai capito di aver sbagliato a correre per avere una specialistica a 23 anni, a pensare che poi avresti comprato un biglietto per Capri ai tuoi come regalo del tuo primo stipendio (pardon, rimborso spese), che avresti trovato un posticino in questa società,anche solo incastrata in un angolino saresti stata consapevole di essere utile anche tu.
Ansiosa di essere parte del mondo degli adulti.
Però oggi c'è il sole e so che tanto arriverà il giorno in cui dovrò essere bella per indossare un vestito leggero in una sera d'estate, in cui mi  diranno che avrò fatto un buon lavoro, in cui saprò di aver fatto un buon lavoro, in cui sarò in gruppo e saranno tutti amici miei, che vedrò posti nuovi, che i miei affetti saranno tutti vicino a me.

Quadrotti fondenti
200 gr cioccolato fondente
80 gr burro a temperatura ambiente
3 cucchiai di farina
6 cucchiai di zucchero
4 uova

Preriscaldate il forno a 200° C.
Montate a neve ferma gli albumi con un pizzico di sale.
Sciogliete il cioccolato, poi togliete dal fuoco ed aggiungete il burro, i tuorli, lo zucchero e la farina.
Incorporate agli albumi montati, mescolando dal basso verso l'alto.
Mettete in forno per 20 minuti, non di più, che anche se l'impasto sarà morbido al centro, rassoderà fuori dal forno.



* Riflessioni Zuccherose *
Cercavo un dolce al cucchiaio ma non in piena regola, nel senso che non volevo un budino, una crema o una mousse, ma qualcosa che comunque avesse una sua corposità. Ecco, questo dolce mi ha conquistata perchè all'interno si mantiene cremosissimo e umido per molti giorni.. una goduria cioccolatosa infinita!

Con questo dolce partecipo al contest di "Nuvole di farina", come dolce da mordere!



lunedì 19 marzo 2012

Tortini dal cuore caldo per festeggiare le figuracce divertenti!



Esterno, giorno, ore quattro del pomeriggio.
Passeggiando con un'amica noto un ragazzo che osserva una sua coetanea con un bimbo sul marciapiede opposto.
La ragazza attraversa e più si avvicina e più il ragazzo diventa confuso, sorpreso, a tratti sconvolto.
La saluta impacciato, lei risponde inconsapevole di cotanto stupore.
Dopo i convenevoli sento che erano compagni di classe e forse capisco lo sgomento di lui che, indicando il bambino, prova a chiedere " E questo è.. lui è...".
Passando non me la sento di lasciarli lì, lui come un cretino a sperare che quello non sia il figlio, lei confusa ad aspettare che il tipo concepisca la domanda, così gli sussurro "il fratello!".
Lui mi guarda felice, poi guarda lei e urla "Ecco, certo, è tuo fratello?!". Lei annuisce guardando me e lui, adesso seriamente turbata.
Io passo avanti ridendo come una scema, mentre la mia amica non solo prende atto del fatto che da tre quarti d'ora non la stavo ascoltando, ma che insieme a me riesce sempre a fare certe figuuure.. =)
Che ci posso fare, io quando posso aiuto ( e mi impiccio), chè le cose fraintese non le sopporto proprio,ecco!

Ad ogni modo, buon lunedì e soprattutto buona festa del papà e dei Giuseppi!!!!! La ricetta che vi do oggi l'avrete provata mille volte, sentita altrettante e probabilmente vi risulterà noiosa, ma io mi ci sono cimentata da poco e ora nei tortini dal cuore caldo mi ci farei il bagno! Le uniche dritte che fooorse risolleveranno le sorti di questo altrimenti noioso e già visto post, sono le seguenti: i pirottini vanno imburrati e cosparsi di cacao in polvere, non farina (non solo perchè i tortini saranno più belli quando escono dalla forma, ma anche perchè ho sentito di storie disastrose dove non si staccavano proprio) e poi vanno in freezer e poi in forno a 200° per dieci minuti! Se li preparate sul momento e poi in forno non sono la stessa cosa (tratto da una storia vera). Così, potete fare doppia dose, metterli nei pirottini e poi in freezer.. scommetete che per colazione sarete più contenti? =P




Ricetta dei tortini dal cuore caldo (dal sito "Giallozafferano")

80 gr burro
10 gr di cacao in polvere
150 gr cioccolato fondente
20 gr farina
1 pizzico di sale
2 uova
1 tuorlo
1 bustina di vanillina
90 gr zucchero a velo

In un pentolino a bagnomaria (io non ho bagnomariato questa volta, però state vicino al cioccolato, altrimenti brucerà!) sciogliete il cioccolato, aggiungete il burro, togliete dal fuoco e mettete da parte.
In una ciotola battete le uova con lo zucchero e la vanillina fino a quando non sia tutto spumoso.
Sempre sbattendo aggiungete il cioccolato e il burro fusi. Infine la farina ed il cacao.
Ricoprite i pirottini come detto sopra, versate il composto (non troppo perchè tende aa gonfiare!) e ponete in freezer e poi in forno quando volete!

Ah, questa non è la ricetta per la festa del papà, per quella ci sono altre cose buonissssime!  Oggi combatterò con le unghia e con i denti per fotografarle prima che le divorino, quindi.. stay tuned!




sabato 17 marzo 2012

Resta di stucco, è un Muffin-trucco!




Cosa nasce quando unisci un pò di fantasia, la voglia di divertirti e quella di sperimentare?
Dei muffin al cioccolato (e barbabietola) civettuoli, alcuni romantici, altri con scritte che sono una dichiarazione d'amore ai dolci ed altri con la pretesa di elevare la tua città alla grande metropoli protagonista del noto telefilm americano ( la mia città è CT, da cui il gioco di parole con "city", che è diventata "CiTi" mentre "sex" è stato sostituito con "slim", che sta arrivando l'estate =P).
Frullare la barbabietola per sostituire il burro ed altri grassi non è mia, ma del programma "cook yourself thin" che ha questa filosofia di base di sostituire i grassi con frullati di frutta o verdure che garantiscono la medesima morbidezza ai dolci tagliando le calorie.. ingegnoso no?
Vi assicuro che la barbabietola non si sente per niente, come è successo anche in Inghilterra, dove ho riproposto la stessa ricetta senza dire niente all'inizio, perchè la suggestione può essere fatale =)

Ricetta dei muffin al ciccolato e barbabietola (è in cup e cucchiai perchè Sere mi ha detto che all'Ikea si trovano tranquillamente, ed in effetti è così)


1 1/2 cup di farina autolievitante
1/4 cup mandorle  tritate finemente
5 cucchiai di cacao in polvere
1 cucchiaino di bicarbonato
1/4 cucchiaino di sale
120 gr di barbabietole, pelate e frullate
113 gr di latte (la ricetta prevede latticello ma io non ce l’avevo)
2 cucchiai di caffè forte (opzionale)
3 uova grandi
3/4 cup zucchero


Preriscaldate il forno a 180°.
In una ciotola unite ovvero farina, cacao, sale, mandorle e bicarbonato e mettere da parte.
Sbattete le uova con lo zucchero fino a che non siano più chiare e gonfie, aggiungete poi le barbabietole. unite il composto agli ingredienti "asciutti" e poi continuate versando il caffè ed il latte.
Mettete in una teglia grande o da muffin e infornate per circa 20 minuti o comunque fino a quando lo stecchino non uscirà pulito se inserito nell'impasto. 
Per la pasta di zucchero, vi rimando a quella usata per la torta con il cagnolino.

Con questa ricetta tra l'altro partecipo al contest "Fashion Food Contest" dove si richiede di inventare qualcosa di fashion, ed io ho subito pensato a questi muffini alla moda e leggeri, per rimanere fashionissime =)



Partecipo anche al Contest di Nuvole di Farina come dolce da mordere molto divertente per delle feste, come quelle che ha Stefania!



Buon weekend!!!!

giovedì 15 marzo 2012

Riso venere al cumino su crema di gamberi






Dal momento che ieri mia nipote ha fatto cadere, seppur per sbaglio, un quadro sulla mia nobile e delicata testolina, ho deciso di radiarla a vita, voi che ne pensate?
E dire che quando è nata, per amor suo ho fatto una delle brutte figure più eclatanti della mia vita.. lo so che a questo punto vi ho incuriosite...
Ebbene, la piccola ebbe il cattivissimo gusto di annunciarsi alle quattro del mattino, cosa che avrebbe già dovuto aprirci gli occhi e metterci in guardia sulle sue manie di protagonismo =)
Ecco, a quella perfida ora del giorno (o della notte?) ci fiondammo in ospedale (con relativa scena tipica di mia madre che vuole entrare in sala parto, l'infermiera che glielo vieta perchè c'è già mio cognato, lei che le risponde indignata "ma io sono la madre!" per sentirsi rispondere "ma quello è il marito!!!!").
Quando nacque io cominciai a seguirla in tutte le operazioni di bagnetto-e-controlli-vari, terrorizzata dalla possibilità che me la scambiassero (il dolore alla testa mi ricorda che forse non sarebbe stato poi un male..) o me la impaurissero ( si diventa particolarmente scemi, fidatevi.).
Ad un certo punto un'infermiera mi chiede "il borsone?" (per vestire la neonata).
Io capisco "la pressione??".
Da lì a pensare "lo sapevo, è in pericolo, cosa faccio, oh mamma muoio" il passo è stato brevissimo, dunque con quell'aggressività che solo la paura riesce a dare le urlo "ECCCHE LO DEVO SAPERE IO???".
Lei, che probabilmente aveva visto e sentito donne in procinto di partorire meno inclini ai convenevoli di me, non si è certo persa d'animo ed a sua volta mi urla "ECCCHE LO DEVO SAPERE IO??".
Dopo di che, consapevoli del nostro status di donne mature e civili, ci siamo guardate in cagnesco, pronte a strapparci i capelli, fino a che il ginecologo non si è interposto tra noi e mi ha chiesto, con il tatto e la delicatezza che si riservano ai pazzi criminali "lei davvero non sa dov'è il borsone?".
Io lì capisco la figura che ho appena fatto, raccatto il sorriso più dolce che possiedo e mormoro "aaah, il borsone.. glielo porto subito"....
Che figuuura..

Riso venere al cumino su crema di gamberi (tratto dal sito ludotana.wordpress.com) per tre persone

per la crema

300 gr di gamberi sgusciati
200 gr acqua
2 cucchiai d'olio
10 pomodorini
1 patata piccolissima

per il riso

200 gr di riso
1 cucchiaino di cumino
50 gr di burro

Mettete i gamberi, l'acqua, l'olio, i pomodori tagliati a pezzetti, la patata tagliata a fettine sottili in una pentola e lasciate cuocere fino a quando le patate non saranno tenere. Chiudete la pentola per evitare che il brodino creatosi evapori.
Appena il tutto si è cotto, prelevate il sughetto che avrete ottenuto, mentre frullerete il contenuto della pentola.
Al brodino aggiungete un altro pò d'acqua, fate bollire, a quel punto versate il riso e cuocete per circa mezz'ora .
Passate in padella con il burro ed il cumino ed aiutatevi con un coppapasta oliato all'interno per porzionare.



Questa ricetta partecipa al contest Rice Blogger 2012



sabato 10 marzo 2012

Il salame turco di casa mia



Scusate la latitanza, ho fatto colloqui vari ed eventuali che, ovviamente, non sono stati nella mia città (sarebbe stato troppo bello e facile e a noi le cose facili, si sa, risultano noiose..).
Oltre allo stress del pre-colloquio c'è stato anche quello post-colloquio, visto che nella mia città era previsto un ciclone proprio quando dovevo prendere l'aereo. Ah, non vi dico che bella sensazione stare in aereo ballando tutto il tempo!
La ricetta che vi presento oggi è la medicina naturale che ho trovato al mio ritorno, e che in genere mi "prescrivo" nei momenti di sconforto-tristezza-ricerca di relax.. insomma una panacea a tutti i mali! Con la dose che ho scritto si fanno due bei "salami" e si dimenticano in freezer.. fino alla successiva ricerca di un abbraccio cioccolatoso!
Quando escono dal freezer non sono duri duri, mantengono la giusta consistenza per essere sgranocchiati, ma arrivati in bocca si sciolgono come burro..provare per credere!
E' un'idea anche in caso di inviti last minutes, farete un figurone!

Ricetta del salame turco di casa mia

300 gr gallette (come oro saiwa)
75 cacao amaro ( io a volte lo faccio con il dolce, che è più goloso)
2 uova
200 gr zucchero
150 gr burro
cacao dolce
Mettete a fondere il burro e lasciate intipeidire due minuti.
Nel frattempo sminuzzate i biscotti a pezzi non troppo piccoli, aggiungete le uova, lo zucchero, il cacao, le uova ed il burro e mescolate bene.
Spolverate della carta d'alluminio di cioccolato dolce, mettete il composto, dategli una forma allungata e ricoprite di carta alluminio.
Riponete in freezer per almeno tre ore, meglio una notte.

* Riflessioni zuccherose *

In Inghilterra questo dolce mi è stato richiesto più volte: croccante, cioccolatoso e fondente in bocca.. ha conquistato tutti!

- English Version-

Sorry for not being too much present, I did several interviews and, of course, they were not in my city (it was too good and easy, you know, for me they are boring).
In addition to the stress of the pre-interview there was also the post-interview one, as in my town there was a cyclone just when I had to take the flight. It’s not good to in the air all the time, I assure you!
The recipe I present today is the natural medicine that I found in my return, and that I usually "prescribe" in moments of discouragement-sadness-seeking relaxation.. in short, a panacea for all ills! With the dose that I wrote you can do two beautiful "salami" and forget them in the freezer.. until the sequent search for a chocolate hug!
When they get out of the freezer are not too hard, they maintain the right consistency to be crunched, but it  melt like butter .. try it!

It 's an idea in case of last minute guests!

Turkish sausage recipe in my house

300 g biscuits (such as gold biscuit)
75 cocoa powder (I sometimes do it with the cake, which is more tasty)
2 eggs
200 g sugar
150 g butter
sweet cocoa
Heat the butter and melt it. Then put aside for two minutes.
Meanwhile chop the biscuits into pieces not too small, add the eggs, sugar, cocoa,
eggs and butter and mix well.
Sprinkle the aluminum foil of sweet chocolate powder, put the compound, give an elongated shape and cover with aluminum foil.
Store in freezer for at least three hours, preferably overnight.



* More Sugar Than Sense Reflections *
In England this cake I was asked several times: crunchy, chocolate and dark chocolate in your mouth .. has conquered all!

lunedì 5 marzo 2012

Torta leggera di ricotta



Questa ricetta soddisfa tutti i requisiti che cercavo in un pomeriggio di golosità-attack, ovvero: così morbida da gustare con un cucchiaio ma con un base croccante che desse uno stacco alla cremosità, dietetica (che si sa che qui siamo a dieta, mica frottole) e che mi consentisse di consumare della farina autolievitante.
E cercando e ricercando ho trovato questa torta che ha tutto quello che richiedevo, infatti la ricotta è consigliata nelle diete e la base non ha burro!
E così vi offro virtualmente questa torta cremosa e sensi-di-colpa free!
Buon lunedì!

Ricetta per la torta alla ricotta (tratta dal sito "101healthyeasyfoodrecipes")

Per la base
150 gr farina autolievitante
4 cucchiai zucchero semolato
4 cucchiai cacao in polvere (io ho usato il Nesquik)
2 rossi d'uovo
4 cucchiaini di acqua

Per il ripieno
300 gr ricotta
1 uovo
1 tuorlo
140 gr yogurt bianco
100 gr zucchero semolato
4 cucchiaini di farina
4 cucchiai gocce di cioccolato (omessi)
4 cucchiai di liquore al caffè (omessi)

Preriscaldare il forno a 200° C.
Per la base mescolare gli ingredienti secchi tra di loro, aggiungere le uova e l'acqua ed impastare fino a che non sia tutto compatto. Per il ripieno, mescolare insieme tutti gli ingredienti.
Mettere la pasta in uno stampo imburrato ed infarinato, coprire con della carta forno e dei legumi o riso ed infornare per dieci minuti. Togliere i legumi e cuocere per altri cinque minuti.
Ridurre la temperatura del fornoa 180°, mettere il ripieno e cuocere per mezz’ora circa.

* Riflessioni zuccherose *
A me è piaciuto tantissimo il sapore della ricotta avvolto dal gusto dello yogurt e spezzato dalla croccantezza della base, ho cominciato proprio bene il mio lunedì! =)

- English Version -

This recipe meets all the requirements I was looking for an afternoon of gluttony-attack, because it is soft enough to enjoy with a spoon but it has a crispy base that gives a break to the creamy filling. It is also light (you know that here we are on a diet) and it allows me to consume some self raising flour.
So now I virtually offer you this creamy guilt -free cake!
Happy Monday!

For the base
150 gr self-raising flour
4 tablespoons caster sugar
4 teaspoons cocoa powder
4 teaspoons water
2 egg yolks
For ricotta filing,
300 gr ricotta
1 egg
1 egg yolk
140 gr yogurt
100 gr caster sugar
4 teaspoons white plain flour
4 tablespoons dark Choc Bits (I didn’t put them)
4 teaspoons coffee-flavored liqueur (I didn’t put them)
Preheat oven to to 200°C/180°C.
Put together the dry ingredients, add the water and egg yolks, knead dough gently on lightly floured surface until smooth. To make ricotta filing beat ricotta, egg, egg yolk, yogurt, sugar and flour in medium bowl until smooth. Stir in Choc Bits and liqueur.
Press dough into tin; cover with baking paper, fill with dried beans or rice. Bake 10 minutes; remove beans and paper. Bake further 5 minutes or until pastry is browned lightly.
Reduce oven temperature to 180°C. Pour ricotta filling into pastry case; bake, uncovered, about 20 minutes. Cool, refrigerate until firm.

* More sugar than sense Reflections *

I liked very much the ricotta flavor wrapped with yogurt and broken by the crunchiness of the base..  I started in the best way my Monday! =)

mercoledì 29 febbraio 2012

I pizza cupcakes




Così, tanto perché il telefono azzurro bussi alla mia porta, vi racconterò di quella volta che ho fatto prendere un infarto ad una bambina di nove anni, a me medesima affidata.
Correva l’estate del 2009 ed io ero tutta gasata perchè di lì a poco sarei partita per Roma a trovare la mia migliore amica, ed avevo bisogno di un paio di cose prima della partenza.
Mia nipote quella mattina era stata lasciata a casa mia dalla sua incauta madre ed io ero stata lasciata sola dalla mia incauta madre.
All’inizio ci siamo divertite come sceme a fare shopping (fa comodo avere una zia più grande di te di soli 12 anni), poi torniamo a casa e lei mi fa “zia, vado a fare la doccia” ed io “ok, io metto sul fuoco la ceretta”.
Dopo un po’ mi urla dal bagno “ziaaa, mi aiutiii???!!!”, io mi allontano dalla ceretta e… c’è bisogno che continui? Si, meglio di si, perché non è come immaginate.. è PEGGIO.
Dicevo, la raggiungo in bagno e la aiuto ad asciugarsi, nel frattempo le dico  “quasi quasi faccio anche io la doccia, tu vai di là a vedere la tv”. Esce.
E poi l’urlo.
E lì un lampo  -“LA CERETTA!!!!!!!!!”-.
 Il pentolino era leggermente in fiamme (per fortuna solo quello e nient’altro, diciamo che si stava allegramente abbrustolendo per i fatti suoi) ed io, in un momento di particolare maturità e prontezza di spirito, guardando la bimba grido “VAI A CHIAMARE AIUTO!!!”.
-“AIUUUUTO!!!”-
-“MA NO IN FACCIA A ME!!!”.
Alla fine ho aperto la porta di casa e c'era un mio vicino richiamato dalle urla (io, ricordiamolo al gentile pubblico, ero in mutande e top che mi stavo apprestando a fare la doccia).
Lui mi segue in cucina e … non c’erano più fiamme!
-“ Ma.. è solo un po’ di fumo..”- dice guardandomi con compassione.
Oltre lo spavento, pure per pazza in mutande sono passata (non che non me lo meriti) =P
Ecco questi pizza cupcakes sono per la serata che ho passato con lei, guardando Rapunzel e ricordando tutti gli infarti che le ho fatto prendere (eh si, perché ce ne sono altri..).
L’idea l’ho presa dal suo blog, rivisitandola poi con mie dosi ed ingredienti.
Buon appetito!

Ricetta dell’impasto dei  muffin-pizza (idea tratta dal blog “Anemone’s corner”)

1 kg di farina auto lievitante
600 gr acqua
8 cucchiai di olio
un pizzico di sale

Impastare tutti gli ingredienti per dieci minuti buoni.
Per l’interno io ho messo salsa di pomodoro, mozzarella e melanzane arrostite, ma le possibilità sono ovviamente infinite!

- English Version -

Just to have the children helpline knocking on my door, I will tell you about the time I did get a heart attack to a nine years-old girl.
It was the summer of 2009 and I was really happy because shortly thereafter I had to leave for Rome to see my best friend, and I needed a couple of things before departure.
My niece had been left at home by his misguided mother and I had been left at home by my misguided mother.
At first we had fun shopping (it is convenient to have an aunt just 12 years older than you, isn’t it?), then we went home and she said me "Auntie, I'm going to take a shower" and I answered "ok, I I put the wax on the fire. "
After a while, she yelled from the bathroom "can you help mee??!", I turn away from waxing and ... have to keep on? Maybe I have, because it is not as you imagine .. is WORSE.
I reached the bathroom and helped her to dry up, in the meantime I say "I’ll take a shower as well, you go to watch TV."
And then the cry.
And there a flash - "THE WAX!!!" -.
 The pot was slightly fire (fortunately only that and nothing else, let’s say that it was cheerfully roasting on it’s own) and I, in a moment of great maturity and presence of mind, watching the baby cry "GO TO CALL HELP ! ".
- "HEEELP!" -
- "WELL, NOT IN FRONT OF ME!".
At the end I opened the door and there was one of my neighbors ( I was still in shorts and tops ‘cause I was preparing to take a shower).
He followed me into the kitchen and ... there were no more flames!
- "It’s just a little bit of smoke .. "- said looking at me with compassion.
Besides fear, I will always be considered crazy (but I deserve it) = P
These pizza cupcakes are for the evening I spent with my niece, watching Rapunzel and remembering all the crazy things I made.
The idea comes from her blog, then I decided doses and ingredients.
Enjoy!

Pizza-dough recipe for muffins (idea taken from the blog "Anemone's Corner")

1 kg self raising flour
600 g water
8 tablespoons of olive oil
a pinch of salt

Knead all the ingredients for at least ten minutes.
For the inside I put tomato sauce, mozzarella and roasted eggplants, but of course  the possibilities are endless!
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